Legge di Bilancio 2026: nuove misure contro le indebite compensazioni dei crediti fiscali
Il disegno di Legge di Bilancio 2026, approvato dal Consiglio dei Ministri e attualmente all’esame del Senato, introduce una stretta sui crediti fiscali che interessa imprese e professionisti.
Tra le novità più rilevanti, l’articolo 26 del provvedimento dedicato alle “Misure di contrasto alle indebite compensazioni”, introduce regole più rigide sull’utilizzo dei crediti d’imposta in compensazione, con l’obiettivo di rendere il sistema più controllato e trasparente.
Il Governo punta così a prevenire abusi e utilizzi impropri dei crediti fiscali, ma anche a rafforzare la fiducia nel meccanismo delle compensazioni, che resta uno strumento importante per la gestione della liquidità aziendale.
Cosa cambia dal 1° luglio 2026
A partire da questa data, i crediti d’imposta diversi da quelli derivanti dalla liquidazione delle imposte non potranno essere utilizzati in compensazione per pagare contributi previdenziali (INPS) o premi assicurativi obbligatori (INAIL). Il divieto si applicherà anche ai crediti ceduti o trasferiti ad altri soggetti.
Nuove soglie di controllo
Il disegno di legge di bilancio ha abbassato la soglia dei debiti fiscali oltre la quale non è possibile utilizzare i crediti d’imposta in compensazione.
La normativa attuale si applica ai contribuenti con debiti superiori a 100.000 euro; la soglia prevista dal DDL Bilancio è ridotta a 50.000 euro.
Di conseguenza, in presenza di ruoli scaduti o accertamenti esecutivi affidati in riscossione di importo complessivamente superiore a 50.000 euro, i contribuenti non potranno più utilizzare i crediti fiscali in compensazione.
Impatto e indicazioni per imprese e professionisti
Le novità contenute nel disegno di Legge di Bilancio 2026, attualmente approvato dal Consiglio dei Ministri e in fase di esame parlamentare, rappresentano un potenziale irrigidimento delle regole sulle compensazioni dei crediti fiscali, con l’obiettivo di limitare abusi e garantire maggiore trasparenza nel sistema fiscale.
Imprese e professionisti dovranno pertanto seguire con attenzione l’evoluzione del provvedimento e valutare eventuali impatti sulla gestione della liquidità e sulle strategie fiscali a partire dal 1° luglio 2026.
Vi terremo aggiornati sull’approvazione finale e sugli eventuali emendamenti introdotti dalle Camere.


